Ulteriore passo italiano verso la materia della valutazione dei rischi, specie quelli ad impatto ambientale, che si sta diffondendo a macchia d’olio in Europa. Con il Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2012 , n. 43 recante il titolo“Regolamento recante attuazione del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 20 aprile, l’Italia si allinea a quanto previsto nel Regolamento CE n. 842/2006 in materia di gas florurati ad effetto serra.
Il Decreto del Presidente della Repubblica in tema di attuazione del suddetto regolamento comunitario prevede in particolare:
a) l’individuazione delle autorità competenti;
b) le procedure per la designazione degli organismi di certificazione e valutazione delle persone e delle imprese;
c) le procedure per la designazione degli organismi di attestazione delle persone;
d) il rilascio dei certificati provvisori alle persone e alle imprese;
e) l’acquisizione dei dati sulle emissioni di cui all’articolo 6, comma 4, del regolamento (CE) n.842/2006;
f) i registri di cui all’articolo 10, comma 3, del regolamento (CE) n.303/2008, all’articolo 10, comma 3, del regolamento (CE) n.304/2008, all’articolo 5, comma 3, del regolamento (CE) n.305/2008 e all’articolo 4, comma 3, del regolamento (CE) n.306/2008;
g) l’etichettatura delle apparecchiature di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n.842/2006
La novità sicuramente più importante che innoverà tutto il sistema finora conosciuto è l’istituzione del Registro Telematico nazionale, che servirà ad avere un apposito elenco di nominativi per il personale e le imprese che svolgono attività di controllo dei materiali gassosi in oggetto. A gestire tale registro ci penseranno le Camere di Commercio del capoluogo di regione o di provincia autonoma ove è iscritta la sede legale dell’impresa o ove risiede la persona fisica. Oltre a gestire l’elenco di tali nominativi, le stesse provvederanno anche a rilasciare le certificazioni provvisorie e degli attestati e visure di certificati. Tutto ciò al fine di garantire la valutazione dei maggiori rischi ad impatto ambientale, data l’elevata incidenza dei gas fluorurati sull’effetto serra, che si potrebbero ottenere, se non si prevenisse a monte, proprio come il Regolamento in questione si propone di fare. I gas fluorurati infatti hanno effetti devastanti sull’atmosfera, se non trattati in un certo modo, e sono tra i maggiori componenti che contribuiscono al riscaldamento del pianeta.
Autore: Luciano Mottola