Le macchine utensili rappresentano nel panorama degli infortuni sul lavoro una fonte di rischio non trascurabile, ogni anno centinaia di lavoratori si lesionano attraverso l’uso improprio di tali attrezzature. Le macchine piegatrici possono portare a lesioni degli arti superiori sia per schiacciamento che per cesoiamento, per tali ragioni diventano di prioritaria importanza la conoscenza e l’utilizzo dei sistemi di sicurezza a disposizione della macchina, di seguito analizzati:
I dispositivi di comando: che devono essere protetti per evitare l’azionamento involontario della macchina, per esempio comandi a due mani che mantengono impegnate le mani per tutto la fase pericolosa di moto dell’attrezzatura e che il rilascio anche di un solo organo di comando determina l’arresto del moto pericoloso.
La zona di lavoro: che deve essere protetta con fotocellule, che rilevano parti in movimento portando all’arresto del punzone della macchina, per evitare che il lavoratore o terzi possano accedere a zone che li espongono a un rischio. I sistemi ad oggi disponibili sono diversi:i più recenti, dispositivi di sicurezza multiraggio laser, e quelli di vecchia generazione ma ancora in uso fotocellule a barriere ottiche; si sottolinea invece la non più idoneità dei dispositivi di sicurezza a monoraggio infrarosso e laser.
I Comandi ad azione mantenuta: che attraverso gli organi di comando, (pedali leve o pulsanti), azionati con continuità durante il moto pericoloso ne consentono l’immediato arresto al rilascio dell’organo di comando; gli organi di comando devono essere azionati solo volontariamente, facilmente riconoscibili e con chiara indicazione della funzione comandata; nel caso dei pedali per es. deve essere presente una copertura contro l’avviamento accidentale.
Gli accessi posteriori e laterali: che devono essere impediti attraverso ripari fissi che portano a completa segregazione della zona pericolosa o attraverso ripari interbloccati che impediscono l’accesso della zona pericolosa durante il funzionamento della macchina.
La presenza dei mezzi di protezione sopra indicati rappresentano un obbligo di legge così come il loro mantenimento ad uno stato di efficienza ottimale, ma esso deve essere accompagnato a garanzia del lavoratore, da una formazione specifica sull’impiego della macchina e de suoi dispositivi di sicurezza, e da istruzioni operative che indichino il corretto utilizzo nelle diverse condizioni di impiego dell’attrezzatura, compresi la pulizia e la manutenzione ordinaria.
Ancora una volta a sottolineare che la prevenzione degli infortuni avviene ancor prima che dal rispetto delle norme da un efficace sistema di organizzazione aziendale che parte sempre dai vertici, il datore di lavoro fino ad arrivare al lavoratore.
Autore: Simona La Gona
Fonte: Linea UNI EN 12622:2010 – Sicurezza delle macchine utensili – Presse piegatrici idrauliche
Linee Guida ISPESL del 18 Maggio 2003 – Caratteristiche di funzionalità e sicurezza dei dispositivi a protezione del fronte lavorativo delle presse piegatrici idrauliche.