L’ultimo documento approvato dalla Conferenza delle regioni, avvenuto su proposta delle province autonome di Trento e Bolzano, apertamente schierate contro la proposta della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni, è stata definitivamente bocciata la proposta di quest’ultima di ritornare al vecchio sistema e di affidare nuovamente la materia della sicurezza sul lavoro nelle mani dello Stato.
Le Regioni hanno rilanciato con un secco no, approvando un documento che rafforza le loro posizioni e che solidifica il tenore del nuovo titolo V della Costituzione approvato nel 2001, col quale l’articolo 117 della Costituzione, modificato, ha trasferito detta materia in quelle di competenza legislativa concorrente.
Come si ricorderà infatti dopo la legge n. 3 del 2001, che ha cambiato completamente l’assetto tecnico in materia, dettando i principi per far si che la salute e la sicurezza sul lavoro rientrassero nella competenza legislativa concorrente, si è avuta la definizione dei principi cardine in materia con la Legge 123 del 2007, dal Dpcm 21 dicembre 2007 e dal Decreto legislativo 81/2008, con le quali in ogni Regione e Provincia autonoma è stato costituito il Comitato di coordinamento per il raccordo tra amministrazioni regionali, nazionali e parti Sociali. Da qui si è arrivati alla redazione di numerosi documenti, come il famoso accordo sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro e il piano nazionale di prevenzione in materia di edilizia.
Le lamentele della Commissione parlamentare d’inchiesta e la decisione di voler tentare di riaffidare le competenze in materia nuovamente allo Stato nasceva dalla presunta mancanza di raccordo tra le Regioni in materia, cosa smentita in maniera categorica dalle stesse, che hanno inoltre ricordato come i loro sistemi informatizzati siano all’avanguardia, a discapito dei sistemi dell’Inail, che a detta loro risultano invece inesistenti.
Con l’ultimo documento, sulla spinta delle province autonome di Trento e Bolzano, il vero obiettivo era quello di ottenere definitivamente una competenza legislativa esclusiva delle Regioni per quanto concerne le funzioni di intervento e in materia di coordinamento della vigilanza.
AUTORE: Luciano Mottola