Come elaborare un piano di emergenza con planimetrie

Per far fronte a una qualsiasi calamità che può verificarsi durante l’attività lavorativa, è necessario avere a disposizione un Piano di Emergenza, così come prescritto dal D.Lgs. 81/08 e dal D.M. 10/03/98.

Le principali situazioni di emergenza che possono verificarsi sono le seguenti:

  • incendio;
  • terremoto;
  • infortunio o malore (folgorazione, ferite, emorragia, fratture, ustioni, incidenti stradali, intossicazione).

Il Piano di Emergenza è un insieme di procedure operative di intervento e costituisce parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi, deve essere elaborato ai sensi del D. Lgs. 81/08, in accordo con il Servizio di Prevenzione e Protezione e con gli incaricati della gestione dell’emergenza.

Al fine di poter gestire le situazioni di emergenza, infatti, occorre individuare, nominare e formare con appositi corsi di formazione gli addetti alla gestione delle emergenze (lotta antincendio e primo soccorso), assegnando la responsabilità agli individui preposti per fare azioni specifiche, progettate nei tempi e nei luoghi.

 

Il piano di emergenza tende a perseguire i seguenti obiettivi:

  • affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio;
  • evitare che l’attivazione del Piano di Emergenza, a causa di una situazione di emergenza, possa provocare ulteriori emergenze di altro tipo;
  • pianificare e coordinare le azioni necessarie per proteggere i lavoratori;
  • definire tutti i comportamenti e le azioni che ogni persona presente nello stabile deve mettere in atto per salvaguardare la propria incolumità;
  • definire esattamente i compiti da assegnare al personale durante la fase emergenza (comportamento dell’addetto al centralino, degli addetti alla squadra di gestione dell’emergenza, degli addetti a svolgere compiti speciali);
  • riportare i numeri telefonici utili in caso di emergenza;
  • definire le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco o dell’ambulanza e fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
  • definire le specifiche misure per assistere le persone disabili;
  • organizzare annualmente esercitazioni di evacuazione al fine di valutare le capacità operative e gestionali del personale e a familiarizzare con le responsabilità e le mansioni da svolgere in emergenza.
  • proteggere nel modo migliore i beni e le strutture dell’edificio.

 

Il piano di emergenza include inoltre delle planimetrie nelle quali sono riportati:

  • le caratteristiche del luogo con particolare riferimento alle vie di esodo;
  • segnaletica di sicurezza;
  • l’ubicazione degli impianti di estinzione (estintori, manichette, coperte antifiamma, ecc…);
  • l’ubicazione della Cassetta di Pronto Soccorso.

 

I fattori di cui occorre tener conto nella compilazione del Piano di Emergenza sono:

  • le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;
  • il sistema di rivelazione e di allarme incendio;
  • il numero delle persone presenti e la loro ubicazione;
  • i lavoratori esposti eventualmente a rischi particolari;
  • il numero di addetti all’attuazione ed al controllo del piano, nonché all’assistenza per l’evacuazione
  • il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori.

 

Il Piano di Emergenza è dunque un documento in continuo aggiornamento che deve essere sufficientemente flessibile per essere utilizzato in tutte le emergenze, incluse quelle impreviste, e semplice in modo da divenire rapidamente operativo.

 

Autore: Roberta Pellizzon
Fonte: D.M. 10/03/98, D.Lgs.81/08

 

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